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venerdì 16 febbraio 2018

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della Prima Domenica di Quaresima (anno B): Marco 1, 12-15

E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto 13e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.Credete nel Vangelo
14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
 
Dal battesimo di Gesù al deserto il passaggio è conseguenziale.
Il popolo di Mosè, attraversando il Mare Rosso, aveva valicato il confine estremo per la sua libertà, come il Cristo, coadiuvato dal Battista, offre a noi iniziandoci al cammino di liberazione da qualunque schiavitù e percorrendo stesso deserto di prova per fiaccare del Potere l'orgoglio.
Nel Giordano l'offerta esigiva lotte non effimere e avverse alle ideologie seducenti, imperanti e tese ad arruolare il Messia davidico a suo stesso delirio, esclusivo a salvezza del solo Israele e del suo acceso fanatismo. Contro tutti i nemici lungo una intera generazione: quaranta anni.  Il numero applicato all'esperienza umana di Gesù rappresenta l'intera sua esistenza, ambito totale della tentazione a deviare dal progetto manifestato nell'accettare piena condivisione della nostra mortalità. Satana sarà chiunque (lo stesso Pietro) vorrà ostacolare Cristo dal proposito di condividere la nostra sorte dove la morte è condizione per trasfigurarsi.
Il messianismo, facile e trionfalistico, sarà l'offerta del Satana (avversario) e di tutti i Poteri del mondo simboleggiati dalle fiere, evocate nella visione notturna del profeta Daniele. Non sulla forza bruta e violenta, né sul furore avverso ai nemici di Israele Gesù fonderà il Regno,  ma sul dono del suo amore appalesato   (questa la sua Gloria) sulla croce da dove offre la vita anche a coloro che Israele aveva nemici. Lo capiscono gli Angeli che lo servivano. Senza ali e senza nomi, sono con Lui, di cui hanno accolto e assimilato nome e carisma, perché loro missione sarà di condividere, collaborando allo stesso progetto d'amore nel servizio silenzioso ed efficace verso i fratelli. 
 
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: dipinto di Caravaggio.  
 
 
 

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